8.3. Uso del vostro ambiente grafico

Questo capitolo introdurrà alcuni concetti e operazioni di base riguardo l'uso del computer, indispensabili sia nel caso che decidiate di usare KDE, sia che preferiate lanciare GNOME al momento del processo di login descritto in precedenza.

8.3.1. Elementi mostrati

Davanti a voi sono visibili molte cose, che adesso procederemo a descrivere.

Figura 8-5. Il desktop KDE

Figura 8-6. Il desktop GNOME

  1. Sulla parte sinistra dello schermo si trovano le cosiddette "icone": dei piccoli disegni che in genere presentano una breve scritta nella parte inferiore, il titolo o nome dell'icona. Ciascuna icona vi permette di aprire una finestra all'interno della quale viene eseguito un programma, ad esempio un gioco o una finestra che mostra dei dati. L'icona mostrata qui sopra, ad esempio, vi permette di accedere a uno strumento di configurazione creato dai programmatori della MandrakeSoft.

    Figura 8-7. Accesso a Control Center

  2. Nella parte inferiore dello schermo si trova il "pannello strumenti". Come suggerito dal nome, si tratta di una raccolta di scorciatoie per accedere rapidamente ad alcuni programmi installati con la vostra distribuzione Linux-Mandrake. Ciascuna delle icone che vedete rappresenta un programma, sia esso uno strumento di configurazione o un'applicazione più complessa. Spostate il cursore del mouse su una di esse, e lasciatecelo sopra: dopo pochi secondi comparirà un fumetto contenente un breve testo di aiuto, che descrive la funzione dell'icona. Il pannello può essere arrotolato: cliccate sui punti indicati dalle frecce...

    Figura 8-8. Il pannello arrotolabile di KDE e GNOME

    ...e vedrete che il pannello si chiude su se stesso: in questo modo potete guadagnare spazio sullo schermo. Cliccate di nuovo sullo stesso pulsante per riaverlo indietro.

  3. Le icone e il pannello strumenti non sono liberi di fluttuare sullo schermo: sono "incollati" a qualcosa, il "desktop", chiamato anche "sfondo" o "finestra di sfondo" (ingl. root window, letteralmente "finestra radice"). In un certo senso, il desktop è il posto in cui si trova qualsiasi cosa voi vediate (ad esempio un'icona) o usiate (il puntatore del mouse, una finestra, etc.). Spostate il puntatore del mouse su un'area libera (cioè su "niente", un punto dello schermo che non contenga icone o finestre), e cliccate con il pulsante del mouse: vedrete comparire un menu che vi offre l'accesso a diverse funzioni.

Adesso possiamo cominciare a sperimentare con tutte queste cose.

8.3.2. Uso di finestre e desktop

Cliccate sull'icona

che si trova nella parte sinistra dello schermo. Sentirete il vostro disco rigido lavorare un po', poi comparirà una finestra simile a una di quelle visibili qui sotto:

Figura 8-9. I file manager di KDE e GNOME

Avete lanciato un programma (in questo caso, un file manager) che viene eseguito all'interno di una finestra.

La finestra è composta da un certo numero di elementi. In alto potete vedere la "barra del titolo": come suggerito dal nome, questo componente mostra il nome del programma che avete lanciato, e a volte anche il nome del documento sul quale state lavorando.

Una finestra può trovarsi in uno di due stati diversi:

attiva, che significa che si tratta della finestra correntemente in uso, oppure inattiva, se il programma è ancora in esecuzione, ma voi non state interagendo con esso. In genere la barra del titolo attiva è colorata, mentre quella inattiva è oscurata o grigia.

Subito sotto la barra del titolo troverete la "barra dei menu". Nel nostro esempio sono presenti le voci (da sinistra a destra) File, Edit, e così via. Cliccate su File: comparirà una lista di voci, ciascuna delle quali vi permette di accedere a una funzionalità del programma. Questa lista di comandi è chiamata "menu a discesa".

Al di sotto della barra dei menu troverete "la barra delle icone", chiamata anche "barra degli strumenti" dell'applicazione. Si tratta di una o più file di icone, ciascuna delle quali corrisponde a un comando presente in un menu a discesa: potete considerarle come delle scorciatoie per funzionalità del programma comunque presenti, ma meno comode da raggiungere, nella barra dei menu.

Nella parte inferiore della finestra molto spesso è presente una "barra di stato" (ingl. status bar). Si tratta di uno spazio in cui il programma offre una serie di informazioni riguardo il suo stato corrente, o le operazioni che sta eseguendo. Non tutti i programmi offrono questa caratteristica, ma se quello che state utilizzando è uno di questi non dimenticatevi di controllare la barra di stato in caso di problemi :-)

Vi abbiamo già illustrato il concetto di desktop. Adesso guardate il pannello degli strumenti in fondo allo schermo: vedrete un gruppo di quattro "pulsanti":

Figura 8-10. Pulsanti dei desktop virtuali

Cliccate su quello etichettato come 2: come potete vedere, la finestra che avete aperto poco fa scompare, e il colore di sfondo cambia. In realtà non avete chiuso la finestra, quello che avete fatto è stato spostarvi in un altro desktop, come se aveste cambiato scrivania.

Cliccate sul pulsante etichettato con 1, e la finestra aperta prima torna a farsi vedere: siete tornati al vostro primo desktop.

Questa caratteristica, chiamata "desktop virtuali" è molto comoda: vi permette di aprire un gran numero di finestre, e di organizzarle come meglio credete.

Qualche volta potrebbe capitarvi di aprire una finestra in un punto indesiderato dello schermo: per vedere un'altra finestra sottostante, o più semplicemente per vostra comodità, è necessario spostarla.

Questa operazione può essere effettuata con grande facilità usando il mouse: spostate il cursore del mouse sulla barra del titolo della finestra e premete il pulsante sinistro, poi muovete il mouse continuando a tener premuto il pulsante, e la finestra seguirà i movimenti del mouse; in termini tecnici, questo viene detto "trascinare" una finestra. Quando avrete raggiunto una posizione che vi soddisfa, non dovrete far altro che rilasciare il pulsante del mouse: la finestra ora si trova in una nuova posizione.

Potete anche cambiare il desktop virtuale in cui si trova la finestra, spostandola in un desktop diverso da quello corrente: questo può tornare molto utile per organizzare logicamente il vostro lavoro.

Per far questo dovete usare di nuovo il mouse. Cliccate sulla barra del titolo con il pulsante destro del mouse: comparirà un menu a discesa che contiene una voce chiamata Sposta a. Selezionate questa voce e vedrete comparire una lista dei vostri desktop virtuali. Non dovete far altro che scegliere da questa lista il desktop in cui volete spostare la finestra. Facile, vero?

Molto spesso, probabilmente, scoprirete che la vostra finestra si trova nel posto giusto, ma è troppo piccola o troppo grande.

Cliccate su questo pulsante della barra del titolo:

Figura 8-11. Ingrandire la finestra in KDE e GNOME

Adesso la vostra finestra è grande quanto l'intero schermo! Questa operazione viene detta "ingrandimento al massimo" di una finestra (ingl. maximize). Cliccate di nuovo sul medesimo pulsante per riportarla alle dimensioni originali.

Se, al contrario, desiderate nascondere la finestra (ma senza uscire dal programma), cliccate su questo pulsante:

Figura 8-12. Iconificare una finestra in KDE e GNOME

La finestra sembra scomparire. In realtà, l'avete ridotta alle dimensioni più piccole possibili: quelle di un'icona. Questa operazione è nota come "iconificazione" di una finestra: viene liberato lo spazio sullo schermo che stava occupando, ma il programma è ancora in esecuzione, e potete vedere la finestra ridotta a icona sulla "barra dei programmi":

Figura 8-13. La barra dei programmi in KDE e GNOME

Per riaprire la finestra sul desktop, cliccate sull'icona a essa associata.

Ma nella maggior parte dei casi non vorrete ingrandire al massimo la finestra, né ridurla a icona: avrete bisogno di una via di mezzo, modificando le dimensioni della finestra a seconda delle necessità.

Potete far questo usando il mouse e i bordi della finestra stessa.

Portate il cursore del mouse sul bordo destro della finestra in questione: lo vedrete cambiare e trasformarsi in una doppia freccia (oppure una freccia che punta su un segmento verticale).

Adesso ripetete quello che avete fatto quando avete spostato la finestra: premete il pulsante sinistro del mouse, e tenetelo premuto mentre spostate il cursore. Noterete che le dimensioni della finestra vengono alterate, e i suoi contenuti ridisposti di conseguenza. Quando siete soddisfatti delle nuove dimensioni non dovete far altro che rilasciare il pulsante del mouse.

Abbiamo compiuto questa operazione usando il bordo di destra della finestra, ma potete fare la stessa cosa con i bordi di sinistra, superiore e inferiore. Potete persino farlo usando gli angoli della finestra, nel qual caso sarete in grado di modificare le dimensioni della finestra in due direzioni allo stesso tempo.

Notate che non tutte le finestre possono venir modificate nelle dimensioni in questo modo, inoltre molto spesso esiste una dimensione minima predefinita, e a volte anche una dimensione massima (per quanto quest'ultimo caso sia più raro).

Come nota conclusiva in merito ai pulsanti presenti sulla barra del titolo di una finestra, date uno sguardo a questo:

Figura 8-14. La chiusura di una finestra in KDE e GNOME

Se cliccate su questo pulsante, l'effetto sarà di interrompere l'esecuzione del programma in questione: lo fermate e chiudete la finestra corrispondente. Questo pulsante si chiama "pulsante di chiusura".

8.3.3. Accesso al software installato

Poreste esservi chiesti come fare per accedere a tutto il software installato durante il processo di installazione. È davvero molto semplice: sulla sinistra del pannello strumenti potete vedere un'icona come questa:

Figura 8-15. Menu dei programmi in KDE e GNOME

Non dovete far altro che cliccare su questa icona, leggermente diversa a seconda che siate in KDE o GNOME. Comparirà un menu contenente i programmi che potete eseguire, organizzati per categorie.

Nel prossimo capitolo continueremo con le nostre esplorazioni...


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