Se siete di quelli che non possono vivere senza MP3, questa sezione fa per voi :-). Qui esploreremo il meraviglioso mondo del multimediale, in particolare Xmms e i vari strumenti multimediali disponibili nella distribuzione Linux-Mandrake.
Innanzitutto, Xmms sta per "X Multimedia System" (sistema multimediale di X). Con questo programma potete ascoltare molti tipi di sorgenti audio, come normali CD musicali e file MP3; una delle sue caratteristiche più attraenti è la possibilità di cambiarne la "pelle" (ingl. skin), vale a dire il suo aspetto. Ma iniziamo dalle caratteristiche di base.
![]() | Nel seguito supporremo che sappiate già usare un lettore di CD, quindi non descriveremo le funzioni dei tasti play, rewind (riavvolgi), etc. |
Per avviare Xmms aprite il menu di KDE o GNOME e selezionate Multimedia ->Suono ->Xmms. Potete anche creare un collegamento sul desktop, come descritto in precedenza. Se preferite usare la linea di comando, basta digitare xmms &.
Il principale menu che userete sarà il menu Options; per aprirlo cliccate con il tasto destro sulla finestra principale. Nella stessa finestra c'è un pulsante EQ, che potete premere per aprire un piccolo equalizzatore nel quale cambiare i parametri a vostro piacimento. Il pulsante PL apre invece la "playlist", cioè l'elenco delle canzoni che volete ascoltare.
![]() | Nella figura precedente potete vedere che è stata scelta la skin Chaos (guardate la barra del titolo), ma voi potete scegliere la skin che preferite cliccando con il destro sulla finestra principale di Xmms e selezionando Options+Skins: apparirà un menu, al quale potete accedere anche con Alt-S, contenente tutte le skin disponibili sul vostro sistema (generalmente la directory contenente le skin è /home/nome_utente/.xmms/Skins); se ne volete scaricare altre, cercatele su www.xmms.org. |
Per poter ascoltare la musica dovete aggiungere i file che volete ascoltare nella vostra playlist. Potete farlo in diversi modi: cliccando con il destro sul pulsante play compare la struttura ad albero del vostro filesystem, dalla quale potete selezionare i brani che vi interessano, selezionando sia direttamente i file, sia directory o URL. Oppure potete scegliere i file tramite la playlist stessa, premendo il pulsante add e selezionando directory o URL. Per rimuovere i file dalla lista potete procedere allo stesso modo, in questo caso usando il pulsante sub.
Tramite il pulsante misc potete ordinare la playlist come preferite: in ordine casuale, scegliendo alcuni brani particolari, etc. A proposito di playlist, a volte potreste voler salvare una sequenza di canzoni che vi piace in modo particolare; potete farlo cliccando sul pulsante list e selezionando save, oppure new se volete riascoltare una playlist precedentemente salvata.
Come abbiamo già detto, il menu Options è, in genere, il più utile; provate alcune delle opzioni che contiene, come Sticky (Ctrl-S), che fa comparire Xmms in tutti i desktop in modo che possiate sempre accedervi; potete inoltre raddoppiare le dimensioni della finestra del programma (Ctrl-D), se pensate che sia troppo piccola, oppure scegliere di visualizzare il tempo rimanente (Remaining) o quello trascorso (Elapsed Time), e così via. Personalizzate il programma come volete, in assoluta libertà; le opzioni sono così numerose che non è possibile descriverle tutte in questa sede.
Nel menu Options, comunque, il sottomenu più importante è quello delle preferenze: se le preferenze non sono correttamente impostate, infatti, potrebbe essere impossibile ascoltare la musica. Controllate quindi che sia tutto configurato a dovere.
Infine, due scorciatoie da tastiera che sicuramente apprezzerete: se volete far ripetere un brano o una selezione di brani, digitate r mentre il cursore del mouse si trova sulla finestra principale di Xmms; per rimescolare i brani, invece, premete s.
Innanzitutto, se non avete mai sentito parlare di GIMP, vi starete chiedendo cosa vuol dire il nome: GNU Image Manipulation Program (programma di elaborazione immagini GNU). Si tratta probabilmente del programma più complesso tra quelli introdotti in questo capitolo. Un suggerimento: esistono molte guide per questo programma sul web (sul sito di GIMP, www.gimp.org), e anche un ottimo libro, Grokking The Gimp, scritto da Carey Bunk e pubblicato dalla New Riders. Comunque, qui illustreremo alcune delle sue caratteristiche più semplici.
Per avviarlo, aprite il menu di KDE o GNOME e selezionate Multimedia ->Grafica ->The Gimp. Potreste anche creare un collegamento sul desktop, come descritto in precedenza. In un terminale, invece, basta digitare gimp &.
Come potete vedere, la finestra è piuttosto piccola, ma non lasciatevi ingannare dalle dimensioni: le sue potenzialità vi stupiranno! Osservate prima la finestra principale: se posizionate il cursore del mouse su una delle icone, comparirà un riquadro contenente la descrizione dell'icona stessa. Questa finestra contiene tutte le opzioni principali.
Forse vi starete chiedendo come compiere semplici operazioni, come salvare le immagini o aprire la finestra delle opzioni degli strumenti; ebbene, la maggior parte dei comandi di GIMP sono accessibili cliccando con il tasto destro su una finestra.
![]() | Se in genere usate il formato GIF, dovrete prima convertire le immagini in modalità scala di colore (guardate nel menu Immagine->Modalità). |
Esaminiamo ora la finestra dei livelli. GIMP essenzialmente opera su immagini strutturate in più livelli sovrapposti. Potete provare a caricare una vostra immagine e aggiungervi un nuovo livello; in questo modo potrete modificare i colori, le forme e l'aspetto solo del nuovo livello, oppure di tutta l'immagine.
Bene, è tutto quello che possiamo dirvi, per ora. Ricordatevi di leggere le guide su GIMP che vi abbiamo indicato :-).