Capitolo 14. Compilazione e installazione di nuovi kernel

Sommario
14.1. Dove trovare i sorgenti del kernel
14.2. Decomprimere i sorgenti, applicare le patch al kernel (se necessario)
14.3. Configurazione del kernel
14.4. Compilazione del kernel e dei moduli, installazione dei moduli
14.5. Installazione del nuovo kernel
14.5.1. Aggiornamento di GRUB
14.5.2. Aggiornamento di LILO

Dopo la compilazione di sorgenti e le operazioni relative al filesystem, la compilazione del kernel è senza dubbio l'argomento che comporta maggiori problemi per i principianti. La compilazione di un nuovo kernel non è strettamente necessaria, in genere, poiché il kernel installato da Linux-Mandrake include il supporto per un numero significativo di dispositivi, come pure l'applicazione di molte patch e altre migliorie. Ma...

Può capitare che un giorno decidiate di compilarlo, forse per nessun'altra ragione eccetto che per vedere "che cosa succede": non molto, a parte il fatto che il vostro PC e la vostra caffettiera lavoreranno un po' più duramente del solito. Al di là della semplice curiosità, i motivi che potrebbero spingervi a compilare un vostro kernel possono essere i più vari: dalla (dis)attivazione di un'opzione, alla costruzione di un kernel sperimentale del tutto nuovo. Lo scopo di questo capitolo, comunque, è quello di far sì che la vostra caffettiera sia ancora in perfetta efficienza una volta terminata la compilazione.

Esistono altre valide ragioni per ricompilare il kernel. Avete appena letto, ad esempio, che il kernel che state usando presenta un bug che può compromettere la sicurezza del sistema, e che è stato corretto in una versione più recente; oppure è stato rilasciato un nuovo kernel che include il supporto per un dispositivo di cui avete bisogno. Naturalmente anche in questi ultimi casi potete scegliere di aspettare il rilascio di aggiornamenti in forma binaria, ma effettuare un aggiornamento dei sorgenti del kernel e ricompilarlo di persona costituisce una soluzione più rapida.

Qualunque cosa decidiate di fare, assicuratevi di avere a portata di mano una buona quantità di caffè.

14.1. Dove trovare i sorgenti del kernel

Il sito principale che ospita i sorgenti del kernel è ftp.kernel.org, ma dispone di un buon numero di mirror, i cui nomi seguono lo schema ftp.xx.kernel.org, dove xx rappresenta il codice ISO della nazione. Se tenete d'occhio gli annunci ufficiali riguardo la disponibilità del kernel, rispetto ad essi dovrete aspettare un paio d'ore per dare il tempo ai mirror di effettuare l'aggiornamento.

Su tutti questi server FTP i sorgenti si trovano nella directory /pub/linux/kernel. Dopo di che, spostatevi nella directory che ospita la serie che più vi interessa, senza dubbio si tratterà della v2.2. Non c'è nulla che vi impedisca di provare i kernel della serie 2.3, ma ricordate che questi sono in fase sperimentale. Il file che contiene i sorgenti del kernel si chiama linux-<kernel.version>.tar.gz, ad esempio linux-2.2.15.tar.gz.

Sono anche disponibili delle patch da applicare ai sorgenti del kernel, in maniera da effettuare degli aggiornamenti incrementali: così, se avete già i sorgenti della versione 2.2.15 del kernel e volete aggiornarli alla 2.2.17, non è necessario scaricare il voluminoso archivio relativo a quest'ultima versione, ma potete semplicemente procurarvi e applicare le patch patch-2.2.16.gz e patch-2.2.17.gz. Come regola generale, questo è il metodo più conveniente, visto che i sorgenti al momento occupano più di 12 MB.


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