Creare un file di dati da zero

Ci sono cinque modi per compiere questa operazione.

  1. Acquisire, o creare con un editor di testo, un file di testo semplice ed aprirlo con il comando "Importa ASCII" di gretl.

  2. Usare il proprio foglio di lavoro per inserire i dati, salvarlo in formato con valori separati da virgole (Comma Separated Values) se necessario (non dovrebbe essere necessario se il programma di foglio elettronico è MS Excel o Gnumeric) e infine usare uno dei comandi "Importa" di gretl (CSV, Excel o Gnumeric).

  3. Usare il foglio elettronico contenuto in gretl.

  4. Selezionare le serie di dati da un database.

  5. Usare un editor di testo o altri programmi per creare un file di dati nel formato interno di gretl.

Seguono alcune note a proposito dei vari metodi presentati.

Note comuni sui dati importati

Le opzioni 1 e 2 richiedono di usare il comando "import" di gretl. Affinché i dati vengano letti correttamente, occorre che siano soddisfatte alcune condizioni:

I file CSV possono usare virgole, spazi o tab come separatori fra le colonne: il separatore da usare può essere selezionato subito dopo aver eseguito il comando "Importa CSV". Se invece si usa "Importa ASCII" il programma cerca di riconoscere automaticamente il separatore usato nei dati.

Se si usa un foglio elettronico per preparare i dati, è possibile applicare varie trasformazioni ai dati "grezzi" (sommare variabili, calcolare percentuali, ecc.), ma queste elaborazioni possono essere compiute, forse più facilmente, anche in gretl, usando gli strumenti disponibili nel menù "Dati, Aggiungi variabili" e/o "Variabile, Definisci nuova variabile".

Importare dati e aggiungerli

Può essere necessario costruire un dataset di gretl a poco a poco, importando successivamente i dati da varie fonti. Questa funzionalità è fornita dai comandi del menu "File, Aggiungi dati". gretl controllerà che i nuovi dati siano compatibili con il dataset esistente e in caso positivo aggiungerà i nuovi dati. In questo modo è possibile aggiungere nuove variabili, a patto che la frequenza dei dati corrisponda a quella del dataset esistente. È anche possibile aggiungere nuove osservazioni per le serie di dati presenti nel dataset; in questo caso i nomi delle variabili devono corrispondere esattamente. Attenzione: se invece di "Aggiungi dati" si sceglie "Apri dati", il dataset corrente verrà chiuso.

Usare il foglio elettronico interno

È possibile creare un dataset con il comando "File, Crea dataset", scegliendo il tipo di dati (ad es. serie storiche trimestrali, dati cross-section), le date (o numero di osservazioni) iniziale e finale e il nome della prima variabile da creare nel dataset. Dopo aver effettuato queste scelte, viene presentato un semplice foglio elettronico in cui è possibile iniziare a inserire i valori. Facendo clic col tasto destro nella finestra del foglio elettronico, comparirà un menù che permette di aggiungere una nuova variabile (colonna), di aggiungere una nuova osservazione (aggiungere una riga in fondo al foglio), o di inserire un'osservazione nel punto indicato (i dati sottostanti saranno spostati in basso e verrà inserita una riga vuota).

Dopo aver inserito i dati nel foglio elettronico, è possibile importarli nel foglio di lavoro di gretl premendo il pulsante "Applica le modifiche" nella finestra del foglio elettronico.

Si noti che il foglio elettronico di gretl è molto semplice e non permette di inserire funzioni o formule: per trasformare i dati è possibile usare i comandi disponibili nei menù "Dati" o "Variabile" nella finestra principale di gretl.

Estrarre dati da un database

Un modo alternativo di creare un dataset consiste nel selezionare le variabili da un database. gretl include un database di serie storiche macroeconomiche relative agli USA e, come visto sopra, consente di leggere i database RATS 4.

Selezionando il comando "File, Consulta database", vengono presentate tre alternative: "gretl", "RATS 4" e "sul server di database". Selezionando "gretl", si troverà il file fedstl.bin, che contiene un'ampia raccolta di serie macroeconomiche USA ed è distribuito insieme al programma.

Non si troverà nulla sotto "RATS 4" a meno di non aver acquistato dei dati RATS[1]. Se si possiedono dati RATS, occorre usare il comando "File, Preferenze, Generali...", selezionare la finestra Database e inserire il percorso completo dei propri file RATS.

Se il proprio computer è connesso a internet è possibile accedere a vari database (alla Wake Forest University) scegliendo "sul server di database". È possibile consultare questi database da remoto, oppure installarli sul proprio computer. La finestra dei database ha una colonna che mostra, per ogni file, lo stato di installazione e lo stato di aggiornamento della copia locale rispetto alla versione disponibile alla Wake Forest.

Dopo aver aperto un database è anche possibile importare singole serie nello spazio di lavoro di gretl usando il comando "Importa" nella finestra del database, o nel menù che compare facendo clic col tasto destro, oppure trascinando la serie nella finestra principale del programma.

Creare un file di dati nei formati interni di gretl

Se si hanno già molti dati archiviati in formato elettronico, l'approccio migliore può essere quello di creare un file di dati in uno dei formati interni di gretl, usando un editor di testo o altri programmi come awk, sed o perl. Ovviamente occorrerà studiare i formati di dati di gretl (il formato XML o quello "tradizionale") descritti nel Capitolo 4.

Nota aggiuntiva

gretl non ha problemi a compattare serie di dati ad alta frequenza (ad es. mensile) trasformandole in una frequenza più bassa (ad es. trimestrale) utilizzando uno dei 4 metodi supportati (media dei dati nel periodo, somma dei dati nel periodo, dato di inizio periodo, dato di fine periodo). Tuttavia, non c'è modo di convertire dati a bassa frequenza in alta frequenza, quindi se si intende importare serie con frequenza diversa da un database occorre iniziare ad importare le serie con la frequenza minore. In questo modo, il dataset di gretl verrà inizializzato con la frequenza più bassa e i dati a frequenza maggiore potranno essere importati in seguito (verranno compattati automaticamente). Se invece si inizia ad importare dati ad alta frequenza, non sarà possibile importare serie a frequenza più bassa in seguito.

Note

[1]

Si veda www.estima.com