Salvare oggetti da uno script

Se si stima un modello usando l'interfaccia grafica, i risultati vengono mostrati in una finestra separata, che comprende menù da cui è possibile effettuare test, disegnare grafici, salvare dati dal modello, e così via. Se invece si stima un modello usando uno script, si ottiene un tabulato non interattivo dei risultati, ma è possibile "catturare" i modelli stimati in uno script, in modo da esaminarli interattivamente dopo l'esecuzione dello script. Ecco un esempio:


      Modello1 <- ols Ct 0 Yt
    

Ossia: viene indicato un nome con cui verrà salvato il modello, seguito da una "freccia di assegnazione" rivolta all'indietro e dal comando di stima del modello. È possibile usare spazi nei nomi dei modelli, ma occorre racchiudere il nome tra virgolette doppie:


      "Modello 1" <- ols Ct 0 Yt
    

I modelli salvati in questo modo appariranno come icone nella finestra di sessione di gretl session window (si veda la Sezione Il concetto di "sessione") dopo l'esecuzione dello script. Inoltre, è possibile fare in modo che un modello venga mostrato in una finestra in modo automatico, usando:


      Modello1.show
    

Ancora: se il nome contiene spazi, occorre metterlo tra virgolette:


      "Modello 1".show
    

È possibile usare la stessa procedura anche per i grafici; ad esempio, il comando seguente crea un grafico di Ct rispetto a Yt, lo salva come "Grafico" (apparirà con questo nome nella finestra di sessione) e lo mostra automaticamente:


      Grafico <- gnuplot Ct Yt
      Grafico.show
    

È anche possibile salvare i risultati di un comando come oggetti testuali identificati da un nome (anche questi appariranno nella finestra della sessione, da cui sarà possibile aprirli in seguito). Ad esempio, questo comando invia i risultati di un test Dickey–Fuller aumentato a un "oggetto testo" chiamato ADF1 e li mostra in una finestra:


      ADF1 <- adf 2 x1
      ADF1.show
    

Gli oggetti salvati in questo modo (siano essi modelli, grafici o parti di testo) possono essere eliminati usando il comando .free aggiunto al nome dell'oggetto, ad esempio con ADF1.free.